Teatro dello scontro la solita SS106
PIETRAPAOLA – Due auto, una Fiat Doblò e una Golf, all’alba di ieri si sono scontrate lungo la SS106, nel pericolosissimo tratto del Comune di Pietrapaola, prima di Calopezzati. Un impatto violentissimo, avvenuto dopo le ore 4, che ha coinvolto tutti i viaggiatori dei due mezzi, 8 in tutto. Per fortuna, non ci sono stati decessi. La Statale 106 ha subito rallentamenti al traffico, con lunghe code in entrambi i sensi di marcia che hanno creato non pochi disagi agli automobilisti, in questo periodo numerosi.
Nelle due vetture viaggiavano una comitiva di cinque giovani di Mirto Crosia, che facevano rientro a casa dopo aver trascorso ore spensierate, e una famiglia di tre persone, tra cui una bambina rimasta miracolosamente illesa, che provenivano dalla Germania e viaggiavano in direzione Sud. Sul posto sono intervenute subito le ambulanze del Suem 118 di Corigliano-Rossano, Cariati e Cirò Marina per prestare soccorso e le prime cure, provvedendo poi a trasferire le persone, che hanno riscontrato ferite e fratture più o meno gravi, nei pronto soccorso dei presidi ospedalieri più vicini.
Sul luogo dell’incidente si sono portati anche i Vigili del Fuoco del distaccamento di Corigliano Rossano, che hanno estratto una donna dalle lamiere del Doblò, intervenuti anche i Carabinieri e la Polizia che hanno provveduto ad effettuare i primi rilievi utili a stabilire con esattezza la dinamica dello scontro, e il personale Anas che ha gestito il traffico veicolare nel tentativo di far scorrere le lunghe file formatesi.
L’ennesimo incidente sulla SS106, la tristemente nota, ormai in ogni luogo della penisola, come la strada della morte, riporta alla ribalta il problema di un’arteria tra le più pericolose d’Italia. Chi si trova a percorrerla, e in questo periodo di vacanze parliamo di migliaia di turisti, si accorge immediatamente che a tutto somiglia tranne che ad una strada statale dove si può viaggiare in sicurezza e comodità. Stretta, ad un’unica corsia, a tratti piena di curve, tuttavia essenziale a collegare la costa ionica con il resto dell’Italia, Sicilia compresa.
Una strada su cui il Governo di recente sta investendo, escludendo però dai finanziamenti il tratto più pericoloso che va da Corigliano Rossano a Crotone, su cui ogni anno si registra un elevato numero di vittime, quasi sempre giovani, e di feriti anche con danni permanenti.
Il mancato ammodernamento della dorsale ionica, unito a quello della strada ferrata, è uno dei motivi dell’arretratezza, a livello di infrastrutture, di quest’area rispetto al resto della Calabria. Alla luce dei numeri e di quanto ogni giorno continua a verificarsi, il Governo centrale dovrebbe intervenire con urgenza per mettere in sicurezza la SS106 e bloccare quella che qualcuno ha definito, ed a ragione, una vera e propria “strage di Stato”. Quanti morti si devono ancora registrare prima che si intervenga per ammodernare questo tratto di strada?
Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud” 4 agosto 2024)