Sfilata delle Ferrari sul lungomare, poi l’emozionante notte con Antonio, il campione entrato nella storia dell’automobilismo internazionale
CARIATI – «Antonio è nel cuore di tutti, è l’orgoglio di Cariati e del territorio». Con queste parole, il sindaco di Cariati Cataldo Minò, ha accolto sul palco allestito in zona Padre Pio, sul lungomare, Antonio Fuoco, pilota 28enne della Ferrari entrato nella storia dell’automobilismo internazionale dopo la straordinaria vittoria, al volante della 499P n.50, della 24 Ore di Le Mans, la gara di endurance più antica e prestigiosa del mondo.
“La Notte del Campione” è iniziata nel pomeriggio sul lungomare Cristoforo Colombo, con la sfilata delle auto Ferrari guidate dagli appassionati giunti da tutta la regione ed anche da fuori. Un bellissimo colpo d’occhio, con il lungomare cittadino tinto di rosso per il singolare corteo che ha attraversato il borgo marinaro e attirato centinaia di tifosi e diversi fan club Ferrari da Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria, Jesi e Latina. Tra le auto, anche la famosa Ferrari numero 50 con cui il campione ha corso e vinto a Le Mans insieme al danese Nicklas Nielsen e allo spagnolo Miguel Molina.
Tantissimi gli attestati di stima giunti a Fuoco da colleghi e personalità di spicco nel mondo dell’automobilismo sportivo, proiettati in video durante della manifestazione. Tra questi, Carlo Vanzini, voce di Sky Sport; Massimo Rivola, amministratore delegato di Aprilia Racing e già responsabile della Ferrari Driver Academy; Emanuele Orsini, presidente di Confindustria; Jean Alesi, uno dei piloti più amati della Ferrari; Charles Leclerc, pilota Ferrari e grande amico di Antonio. Presenti tra gli ospiti, il presidente Unione Imprese Centenarie Fortunato Amarelli, il sostituto procuratore della Repubblica di Cosenza Antonio Tridico, il senatore Ernesto Rapani, il consigliere regionale Davide Tavernise, il sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi.
Sul palco, in bella mostra, la prima indimenticabile kart del pilota, da cui tutto è iniziato, il casco e la tuta rossa della Ferrari indossati il giorno della vittoria. Nel fare gli onori di casa, il sindaco Minò che con la Giunta ha voluto fortemente questo evento, ha chiesto ai rappresentanti istituzionali presenti di fare rete e di valorizzare i talenti dello sport e delle arti, impegnandosi ad incentivare i giovani che vogliono coltivare le proprie passioni e chiedendo infine ad Antonio l’aiuto necessario in un territorio carente di strutture sportive.
Non poteva mancare il commovente ricordo di papà Gabriele, scomparso da qualche anno, che ha sempre incoraggiato il campione sin dagli esordi con il kart, all’età di 4 anni, nella pista Nikà di Torretta di Crucoli (KR). Un ricordo che il pilota ha ripercorso con gli occhi lucidi, aiutato dalle immagini commentate insieme al telecronista sportivo di Sky Lucio Rizzica, alla presenza di mamma Lina Nigro, del fratello Leonardo, anche lui appassionato di automobilismo, e di tutta la famiglia, seduti in prima fila insieme ai tantissimi amici e sportivi che lo hanno applaudito con calore e ammirazione. Una presenza importante e sempre discreta, quella del papà imprenditore, che con i suoi incoraggiamenti, i sacrifici fatti per seguirlo ovunque, ha aiutato Antonio ad esprimere il suo grande talento e ad inseguire i suoi sogni. E proprio a papà Gabriele, infatti, è andato il primo pensiero di Antonio dopo la vittoria di Le Mans.
Il campione, al termine della manifestazione, ha salutato tutti con emozione e, dopo aver ringraziato l’Amministrazione comunale, ha concluso rivolto al pubblico: «Vincere la 24 Ore di Le Mans è stata una gioia indescrivibile, ma è stato bellissimo questa sera sentire il vostro affetto, siete in tanti e sono davvero molto contento».
La serata è stata introdotta e presentata da Giuseppe Greco, mentre a ripercorrere le tappe di una carriera tutta in salita sono stati il manager Francesco Principe e Albino Talarico, giornalista ed esperto di motori che, nell’elogiare le qualità tecniche ed umane del giovane, fa affermato che Fuoco ha tutte le carte in regola per vincere il mondiale. Al termine, il dono di un grande quadro realizzato a mano da Michele Straface, un artista nato a Cassano con problemi visivi che usa la tecnica particolare per realizzare le sue opere.
Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud “ 17 agosto 2024)