L’artista partenopeo da molti anni è ormai un habitué della costa
CARIATI – Non attribuisce alcun titolo alle sue opere pittoriche, per un motivo semplice: il titolo potrebbe “intrappolare” chi ammira un dipinto, mentre vi cerca il particolare che lo colpisce e lo emoziona; egli stesso potrebbe attribuirgli un titolo, sempre diverso quindi, in base alla persona. È una delle tante sfaccettature della personalità artistica di Antonio Marullo, pittore affermato che vive e opera a Gragnano, in provincia di Napoli, ma da molti anni torna a Cariati con la famiglia, per le vacanze d’estate. Lo abbiamo incontrato in uno di questi ultimi caldissimi pomeriggi, nella casa di proprietà situata all’interno di un villaggio turistico; un posto tranquillo, immerso nel verde e a pochi metri dal mare, diventato, con la sua bellezza ionica, luogo di ispirazione e produzione di nuove opere.
Nativo di Lettere (NA), il suo racconto parte dagli anni della sua formazione presso il prestigioso Istituto d’Arte “Filippo Palizzi” di Napoli, che raggiungeva ogni giorno in treno dall’età di 13 anni. «Determinante in questa mia scelta – ha precisato in proposito – è stato il mio professore di disegno della scuola media, che mi ha incoraggiato a coltivare il mio talento ed ha convinto i miei genitori».
Poi l’iscrizione alla Facoltà di Architettura e il conseguimento del titolo di scenografo all’Accademia Belle Arti di Napoli: «Ho iniziato ad insegnare giovanissimo discipline plastiche e disegno dal vero all’Istituto d’Arte – ricorda, parlando del bellissimo rapporto con i suoi studenti, a inizio carriera quasi coetanei – poi ho avuto la docenza in Storia dell’arte al Liceo “Don Milani” di Gragnano, fino al pensionamento».
Contestualmente alla docenza, si è dedicato alla pittura che lo ha portato per un quarantennio sulla scena artistica italiana ed estera, con esposizioni in Campania e altre città, nei Giardini Vaticani, presso la Galleria Simmi di Piazza Navona e in via Margutta a Roma.
Nella sua narrazione artistica non ci sono segni di velleità; traspare piuttosto l’umiltà di accostarsi con grande rispetto ai soggetti prescelti, che ritrae con il filtro della sua sensibilità, della sua passione, del suo calore umano, e con un’evidente sapienza pittorica che lo hanno reso un artista di alto livello, quotato e apprezzato per la sua arte figurativo-moderna con cui racconta il Sud e la sua terra.
Nelle sue tele, realizzate con varie tecniche e mescolanze cromatiche, su cui dominano il rosso pompeiano e il blu del cielo e del mare, Marullo rappresenta gli splendidi paesaggi della costiera amalfitana, originalissime figure femminili, scene e soggetti a sfondo religioso, con giochi di luce che incantano anche l’occhio più distratto. E in ogni opera si coglie la sintesi di una ricerca incessante che spazia tra scultura, pittura, grafica e scenografia, gli ambiti della sua formazione.
«La pittura è una cosa che ti prende e ti coinvolge – ha affermato tra le altre cose Antonio Marullo – mi è servito molto lo studio della scenografia, che trasferisco nei miei quadri quando voglio mettere in primo piano qualcosa, o in prospettiva. La formazione in scultura, poi, mi ha dato le basi per intraprendere il mio percorso artistico, anche perché nelle mie creazioni uso molto la spatola». L’artista punta sulla scelta dei materiali, che – sottolinea – devono essere tutti di altissima qualità.
Ora che è in pensione, trascorre intere giornate nella sua galleria – studio a Gragnano, la città che lo ha scelto per firmare il lancio di un nuovo pastificio. A Cariati dedica molto tempo ad abbozzare piccoli capolavori, ispirati alla natura dei luoghi, che abbelliscono la sua residenza estiva o che porta con sé nei suoi percorsi di pittore.
Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud” 10 settembre 2024)