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A CARIATI IL PRESIDENTE OCCHIUTO RIBADISCE LA RIAPERTURA DELL’OSPEDALE E FA IL PUNTO SUI DIECI MESI DI GOVERNO REGIONALE

Giunto a sorpresa alla manifestazione del Circolo cittadino di Forza Italia, ha visitato anche il “Vittorio Cosentino”

di Maria Scorpiniti

CARIATI – «I problemi di Cariati saranno sempre in cima all’agenda del Governo regionale. Per quanto riguarda l’ospedale, entro ottobre formalizzeremo il suo inserimento nella rete ospedaliera. Per onestà, devo dire che il merito di questo risultato è di tutta la comunità, che non si è mai arresa ha saputo difendere un presidio essenziale per il territorio. Il Governo regionale è stato solo uno strumento». Sono alcuni passaggi dell’intervento del presidente della Regione Calabria e commissario alla sanità Roberto Occhiuto, giunto a sorpresa ieri mattina a Cariati per partecipare alla manifestazione politica organizzata nella sala consiliare di Palazzo Venneri dal Circolo cittadino di Forza Italia, presieduto da Francesco Cosentino. Una presenza, come quella dell’assessore regionale Gianluca Gallo e della consigliera regionale Pasqualina Straface, a sostegno della candidatura alla Camera di Mario Occhiuto, fratello del Governatore ed ex sindaco di Cosenza, e di quella al Senato di Fulvia Caligiuri.

Il Presidente Occhiuto, insieme con Leonardo Trento, candidato nelle fila di Forza Italia alle ultime regionali e attuale consigliere comunale, al termine dell’incontro ha fatto visita al “Vittorio Cosentino”, dove si è interfacciato con gli operatori sanitari e ha dato ulteriori rassicurazioni circa l’ormai prossima attivazione del Pronto Soccorso e di 40-60 posti letto (così ha detto) di degenza per acuti.

Nel corso della manifestazione di Forza Italia, non solo ha rassicurato tutti sulla riapertura del “Cosentino”, ma ha colto l’occasione per fare il punto di dieci mesi di Governo regionale, precisando che queste elezioni politiche sono importanti per un reale cambio di passo. «Voglio dimostrare che la Calabria può essere governata e può essere raccontata come una regione dalle straordinarie opportunità – ha affermato rivolto agli attivisti del suo partito – ma bisogna mobilitarsi, c’è il rischio che la gente, guardando la televisione, si polarizzi verso la Meloni o i Cinque Stelle».

Quindi è passato ai risultati raggiunti, a livello regionale, riguardo la gestione degli aeroporti, dell’acqua pubblica, degli incendi. Gran parte del suo intervento è stato tuttavia dedicato alla questione sanità.

 

OSPEDALE DI CARIATI – Sfatando ogni dubbio, entro ottobre uscirà il decreto con cui il Vittorio Cosentino di Cariati sarà inserito nella rete ospedaliera. Oltre a ciò, il commissario Occhiuto ha annunciato ingenti investimenti previsti per la realizzazione, sempre a Cariati, di un Ospedale di Comunità. «Intanto – ha aggiunto – la prossima settimana arriverà l’ecografo, per fine mese la Tac e dal primo ottobre un nuovo medico. L’ho sempre detto – ha ricordato ancora – l’ospedale di Cariati era produttivo e non meritava di essere chiuso, l’errore – ha continuato – fu quello di chiudere gli ospedali sbagliati e soprattutto di non trasformare gli ospedali dismessi in presidi di assistenza territoriale, per cui tutto si è riversato sugli ospedali rimasti e la sanità è scoppiata».

DEBITO SANITARIO – Dodici anni di commissariamento non hanno prodotto né la quantificazione del debito, né un miglioramento della situazione sanitaria. Ma entro la fine dell’anno, finalmente i calabresi potranno conoscere a quanto ammonta il debito sanitario. «Ho stipulato una convenzione con la Guardia di Finanza – ha spiegato il Governatore a Cariati – ci saranno cinque finanzieri, per ogni azienda sanitaria, che controlleranno i conti e le fatture di quelli che dicono di vantare crediti con le Asp. La mia opinione è che, all’esito del controllo, si verificherà la circostanza che questo debito mostruoso non c’è, perché alcuni che ritengono di essere creditori sono già stati pagati non una volta, ma due o tre volte». Un’altra novità è che, per la prima volta dopo 12 anni, nella prossima settimana l’Azienda Sanitaria di Cosenza chiuderà il suo bilancio ed anche qui – secondo Occhiuto – si verificherà che tutto questo debito non c’è. All’Asp di Cosenza – a suo dire – c’è anche una carenza di capacità amministrativa, ma questi problemi possono essere superati con Azienda Zero, un unico cervello che farà gli acquisti per tutti e i concorsi per tutti.

RECLUTAMENTO MEDICI – «Stiamo cercando di affrontare e risolvere il problema del reclutamento dei medici, che è comune in tutta Italia. Ho fatto approvare in Consiglio regionale una legge per mettere negli ospedali i medici non specializzati. Ad esempio, i medici che, nella fase del Covid, hanno dato un grande contributo. Il Governo ha impugnato la legge, allora abbiamo fatto una manifestazione d’interesse per chiedere a tutti gli specializzandi d’Italia se vogliono venire a lavorare in Calabria, ma sono sicuro che ci diranno che vogliono andare nelle Aziende Ospedaliere di Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria. All’ospedale di Cariati, Trebisacce, Locri, Polistena probabilmente hanno difficoltà a venirci. Ho aperto anche un tavolo di trattative col Governo, prima che cadesse, chiedendo al Ministro benefici per i medici che scelgono la Calabria, al pari di magistrati e poliziotti».

MEDICI CUBANI – Occhiuto è tornato anche su un aspetto che ha suscitato diverse polemiche, quello dei medici cubani. «Questi professionisti non toglieranno un solo posto di lavoro ai medici italiani – ha rassicurato – noi i concorsi li stiamo continuando a fare. La Aziende sanitarie della Calabria e non solo, per non chiudere i reparti, hanno dovuto fare contratti con cooperative che propongono medici ad ora. Ho visto questi contratti: al Nord offrono medici a 120 euro all’ora, in Calabria a 150 euro. Quindi, se bisogna coprire un turno di 8 ore, sono 1200 euro al giorno, in un mese circa 50mila euro! Una situazione intollerabile. Io sono stato eletto per risolvere questi problemi, le polemiche non mi spaventano, e una vita salvata da un medico, anche non italiano, vale più di mille polemiche».

SS106 – Infine, l’altro dramma ionico, la Strada Statale 106, meglio conosciuta come la “strada della morte”. Il Governo, su richiesta di Occhiuto, ha previsto 3 miliardi per il tratto ionico fino a Catanzaro. Questo non significa che la SS106 sia stata finanziata, i soldi “veri” andranno messi nella prossima legge di Bilancio. «Questa strada è di un’importanza strategica per tutta la Calabria. – ha spiegato – Com’è successo nelle Marche, un evento avverso può capitare in ogni momento. La nostra è una regione molto esposta a rischi naturali –  ha concluso – e una sola direttrice, l’autostrada tirrenica, non basta».

 

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