L’iniziativa nell’ambito del progetto interculturale “Sguardo e Mondi”
La conoscenza della lingua è per gli stranieri il primo veicolo di integrazione sociale nel Paese ospitante; facilita infatti l’accesso al lavoro, ai servizi e consente di soddisfare in autonomia i propri bisogni, di stabilire relazioni e di essere componente attiva della comunità locale.
Parte da qui, presso il Civico Museo del Mare, dell’Agricoltura e delle Migrazioni di Cariati, il programma “Cittadini insieme”, un ciclo di lezioni gratuite di lingua italiana di base rivolto ad adulti stranieri residenti nel luogo; un’iniziativa di volontariato sociale avviata, in accordo con l’Amministrazione comunale, il 13 gennaio, che proseguirà fino a fine marzo con incontri domenicali, dopo i quali si stabilirà un eventuale seguito.
Le lezioni, seguite al momento da uomini e donne della locale comunità marocchina, sono tenute, come si è detto in forma volontaria, dalla Direttrice del Museo e insegnante Assunta Scorpiniti, che cura e organizza il corso, e dall’insegnante in pensione Carmela Russo, che ha messo a disposizione il suo tempo e la sua esperienza.
Il sindaco Cataldo Minò è stato presente al primo incontro, salutando con cordialità gli allievi e incoraggiando la loro partecipazione: “Apprezzo il vostro impegno e questa iniziativa – ha detto – certamente utile alla piena integrazione nella comunità cariatese e nella nostra cittadina che è anche casa vostra; come amministrazione siamo favorevoli a tutto ciò che serve a migliorare la convivenza e l’amicizia tra i nostri popoli e pronti a rispondere alle vostre esigenze”.
Il programma “Cittadini insieme” è da considerarsi un proseguimento del progetto museale “Sguardi e mondi”, sviluppato lo scorso anno in forma di festival interculturale. In quel contesto, spiega la Direttrice del Museo, proprio dalla comunità marocchina è stata manifestata l’esigenza di una scuola di lingua italiana.
“Abbiamo risposto – aggiunge – con l’idea di offrire un aiuto nella comprensione e conoscenza della lingua italiana, oltre che nella comunicazione quotidiana; speriamo con il tempo di avere la possibilità di consolidare l’iniziativa e di allargarla, magari affiancandoci alle locali istituzioni scolastiche, perché avvertiamo un forte bisogno di competenza linguistica da parte di tanti stranieri qui residenti”.
Una risposta che realizza anche la mission inclusiva del museo civico, sempre più luogo di confronto, partecipazione e di integrazione sociale e culturale