La delusione di “Capodanno In Paradiso”: «Dopo anni di solleciti, intervento ridotto ad una sola passerella pedonale»
CARIATI – Sono passati oltre 5 anni dall’annuncio del finanziamento di 2 milioni di euro stanziato per la messa in sicurezza del pericolosissimo Ponte Molinello, al centro della marina di Cariati, e di altre opere lungo il tracciato interno della SS106. In questo tempo, l’associazione “Capodanno in Paradiso” presieduta da Antonio Trento non ha mai smesso di sollecitare le Amministrazioni comunali che si sono succedute, lanciando molteplici appelli ai funzionari Anas e rimarcando l’urgenza dell’intervento su un ponte teatro di incidenti anche mortali.
Ora la novità. «L’unico segno concreto dell’apertura di un cantiere – afferma Trento – è un semplice prefabbricato, un recinto e vecchie tabelle. Nessuna indicazione, prevista per legge, dei dati pubblici: inizio, fine, progettisti, direttori dei lavori». Non solo. Sono due settimane che non c’è nessun segno di vita di cantiere, né di operai o mezzi. – sostiene il presidente di Capodanno in Paradiso, deluso per aver visto ridotto l’intervento di messa in sicurezza del Ponte ad una sola passerella pedonale su un unico lato.
«Ci saremmo aspettati almeno un immediato inizio dei lavori, ma i segnali che si percepiscono lasciano supporre il contrario. – sottolinea – Pensavamo che, almeno per il doveroso rispetto che dovremmo avere tutti per le troppe vittime di questa sciagurata strada, si dessero segnali di concreta e fattiva operosità, invece siamo di fronte alla solita amarissima constatazione che i primi nemici dell’ormai insopportabile ritardo dello sviluppo della nostra terra, sono proprio i nostri stessi corregionali».
Secondo l’Odv che ha tra gli obiettivi quello di sensibilizzare alla sicurezza e al rispetto delle regole del codice della strada, è necessario chiedere all’impresa incaricata di iniziare senza inutili indugi i lavori previsti per rimuovere l’attuale situazione di pericolo per pedoni e mezzi.
Da qui la sollecitazione all’Amministrazione comunale cariatese, di vigilare in maniera puntuale e rigorosa per quanto riguarda la sicurezza in cantiere e per evitare lunghi disagi alla circolazione. «Noi non molleremo. – incalza ancoraTrento, che circa vent’anni fa, proprio all’altezza del ponte Molinello, ha perso il giovane figlio Giuseppe – Lo dobbiamo ai nostri concittadini che hanno lasciato la vita su questa strada e a tante altre indimenticabili persone che erano parte del nostro futuro così incerto! Lo dobbiamo – va avanti – a chi è rimasto per ricordare che bisogna cambiare direzione, che non possiamo più tollerare nessun ritardo, ma che al contrario – conclude – dobbiamo correre altrimenti la fiducia e la speranza a cui il Presidente Mattarella ci ha spronati all’inizio del nuovo anno, rimarranno solo belle parole».