Il progetto triennale “La biblioteca umana” coinvolge le scuole di cinque Comuni afferenti al Comprensivo diretto da Mirella Pacifico
di Maria Scorpiniti
MANDATORICCIO – I nonni, con la loro esperienza di vita e la loro sapienza, entrano nelle scuole dell’Istituto Comprensivo di Mandatoriccio diretto da Mirella Pacifico. Una preziosa occasione formativa, di scambio intergenerazionale, che nei giorni scorsi ha coinvolto tutti gli alunni dei cinque comuni (Calopezzati, Campana, Mandatoriccio, Pietrapaola e Scala Coeli), afferenti al Comprensivo, e ha consentito ai piccoli allievi di conoscere dalla viva voce degli anziani notizie e tradizioni dei decenni passati, ma anche gli antichi mestieri e abitudini quasi completamente scomparse.
L’attività realizzata non è fine a se stessa – assicurano dalla scuola mandatoriccese. Nell’ambito del progetto scolastico “La biblioteca umana”, infatti, gli alunni saranno guidati dai docenti a redigere appositi fascicoli su quanto ascoltato e, soprattutto, sperimentato. Non solo. Il progetto, di durata triennale, è portato avanti da tutti i sedici plessi di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, che nei giorni scorsi si sono trasformati in veri e propri laboratori in cui i maestri d’eccezione, cioè i nonni, hanno insegnato ai bambini come si preparano la pasta e il pane, il grano grattato, la ricotta e i formaggi, i cestini in vimini, i filari di castagne, le bambole di pezza, e come si realizzano i ricami artistici, i centrini all’uncinetto, le calze e i maglioni ai ferri.
Nei diversi plessi, sono state allestite piccole botteghe artigianali, attrezzati per la lavorazione del legno, il confezionamento di vestiti, la produzione di gelati e per filare la lana. Non sono mancati i giochi tradizionali, la realizzazione di giocattoli con materiale povero, il racconto di aneddoti e storie, del modo di vivere in famiglia e nel tempo libero, e il doveroso confronto con la scuola di una volta.
«Sotto l’aspetto sociologico, l’interazione fra nonni e “nipoti” – ha affermato la dirigente Pacifico – consente ai ragazzi di acquisire maggiore consapevolezza circa le differenze tra ieri e oggi, e, inoltre, fa capire loro come il progresso da un lato ha migliorato il tenore di vita e abolito alcune pratiche poco edificanti, dall’altra ha anestetizzato il sano divertimento, il piacere di stare insieme, la gioia nelle piccole cose, il desiderio della conquista». Nel corso degli incontri, i bambini hanno rivolto moltissime domande agli anziani, ricevendo nelle risposte stimolanti spunti di riflessione che derivano dalle loro esperienze di vita.