Nella nuova sede aperta dalle Lampare e dai movimenti civici
CARIATI – Uno spazio di socialità e di confronto. Questa la funzione della nuova sede aperta da Le Lampare Basso Jonio cosentino e da altri movimenti civici in via 49° Fanteria, di fronte la stazione ferroviaria. Venerdì scorso, si è tenuto il primo di una lunga serie di incontri tematici con la presenza della deputata alla Camera Vittoria Baldino e del consigliere regionale Davide Tavernise, del Movimento Cinque Stelle. Sono intervenuti Mimmo Formaro delle Lampare; Niní Formaro dei Comitati Uniti per il Vittorio Cosentino; Maria Crescente, consigliere comunale di Cariati; Antonio Trento, presidente associazione Capodanno in Paradiso; Cataldo Curia, presidente associazione JonioWild Ets; Agostino Chiarello, sindaco di Campana; Peppino Cufari, segretario Partito Democratico Cariati; Francesco Cufari, presidente della sezione locale Lega Navale Italiana.
Sul tavolo della discussione, i problemi emergenti: sanità, trasporti e mobilità, fondi PNRR, caro energia e questione rifiuti. Sia Baldino che Tavernise hanno ribadito la loro vicinanza alla lotta dei Comitati e dei cittadini per la riapertura dell’ospedale “Vittorio Cosentino” di Cariati, ma anche per rivendicare il diritto alla mobilità attraverso una nuova 106 e la linea ferroviaria elettrificata. Particolare attenzione è stata posta sul Vittorio Cosentino, per il quale il commissario regionale alla sanità, Roberto Occhiuto, nonché presidente della Regione, ha preso impegni precisi per il suo inserimento nella rete dell’emergenza/urgenza, con il Pronto soccorso e i posti letto.
L’onorevole Tavernise ha rimarcato anche come l’Asp di Cosenza stia mantenendo fede agli impegni presi, di potenziare i servizi attivi all’interno del “Cosentino”, dove nel mese scorso è arrivato l’ecografo per l’ambulatorio di Cardiologia, sabato scorso quello per la Radiologia, a fine novembre arriverà la Tac e a dicembre il mammografo. Tante le idee e le proposte, che saranno approfondite nei prossimi incontri ai quali i movimenti invitano a partecipare chiunque voglia dare il proprio contributo alla “rinascita” del paese.
Perché proprio di questo si tratta, in vista dell’importante appuntamento del giugno 2023 con le elezioni amministrative. Lo spiegano molto bene gli attivisti dei Comitati e dei Movimenti civici: «Quando abbiamo occupato l’ospedale, ci siamo resi conto immediatamente che il primo, vero bisogno di questo territorio è quello di riorganizzare la socialità. Con tanti amici siamo partiti da questa constatazione per decidere di aprire la nuova sede, un luogo per discutere e incontrarsi». La spinta è arrivata dalla grande fiducia trasmessa dalle persone in un periodo “buio”, quale può essere la pandemia, ma anche l’assenza di servizi minimi, la situazione generale di crisi economica. Oggi più che mai – dicono – è necessaria la partecipazione diretta della cittadinanza ad ogni scelta, perciò la sede dovrà essere riempita di idee, solidarietà e sano confronto, con l’intento collettivo e primario di difendere il bene comune e creare una visione per il futuro. La sede dovrà diventare – concludono – una mano tesa per una comunità abbattuta, che dovrà avere, però, la volontà e la forza di rialzarsi.
(Maria Scorpiniti)